
“L’idea di progettare un tavolo allungabile è nata dall’esigenza di reperire sul mercato un tavolo semplice, quadrato allungabile ideale per un piccolo appartamento al quale stavamo lavorando”
Dal 1999 io, arch. Stefania Borgobello e l’architetto Stefano Contin ci occupiamo di progettazione architettonica e bioedilizia sviluppando in particolar modo la progettazione degli interni.
Facendo una ricerca di mercato per trovare un tavolo addatto al progetto architettonico al quale stavamo lavorando, abbiamo constatato che non esisteva un tavolo con le caratteristiche che noi cercavamo e che erano sostanzialmente: forma, dimensione, funzionalità, praticità ed estetica, il tema progettuale ci sembrava interessante da sviluppare non solo per noi e per le nostre esigenze ma anche in una visione più ampia di produzione e di possibile mercato.
L’idea fondamentale era quella di progettare un tavolo allungabile che avesse determinate caratteristiche per noi fondamentali: per prima cosa la forma iniziale del tavolo “chiuso” doveva essere quadrata, secondo punto era che nell’allungare il tavolo le “gambe” dovevano seguire l’allungamento e non rimanere fisse, questo per una migliore fruizione del tavolo stesso da 4 a 6-8 persone, terzo aspetto di altrettanta importanza era l’estetica del tavolo stesso che doveva essere lineare, pulito nelle forme, essenziale, giovane, fresco, colorato e semplice da utilizzare nel suo meccanismo di allungamento.
La ricerca nostra si è quindi sviluppata non solo nella direzione estetica, ma anche tecnica nel dimensionamento delle varie parti costituenti il tavolo, nel posizionamento delle allunghe a scomparsa nello spessore del piano, nella ricerca di una semplicità di utilizzo da parte poi del fruitore.

Concepita l’idea di base il progetto è stato proposto all’azienda “L’Abbate Srl” di Girolamo L’Abbate già produttrice della linea di oggetti “Fly Away” comprendente un vassoio-tavolino e un carrello da cucina caratterizzati da una ricerca di forma, funzione e materiali e della lampada porta CD “Yesterday” con la quale abbiamo ricevuto una menzione speciale al concorso “Younger designer 2003”.
La nostra ricerca progettuale si sviluppa soprattutto nell’ideare oggetti che rispondano a molteplici funzioni, quindi il tavolino che con un semplice gesto diventa vassoio così come il carrello da cucina e la lampada “Yesterday” che anche quando è spenta ha comunque la funzione di contenitore di CD per noi sono degli aspetti filosofici fondamentali alla base della concezione dell’oggetto stesso.
Il tavolo “Foureight” si inserisce in questo percorso di ricerca di forma e funzione come trasformazione in risposta alle molteplici esigenze della vita odierna.

Assieme al produttore Girolamo L’Abbate sono stati messi a punto quelli che sono gli aspetti tecnici per una “industrializzazione” del prodotto soprattutto in funzione ad un contenimento dei costi di produzione, aspetto importantissimo da valutare salvaguardando l’estetica e la filosofia del progetto iniziale.
Il prototipo del tavolo che ora è in commercio è stato persentato per la prima volta alla manifetsazione “Pro design forma e funzione” organizzata dall’azienda produttrice nel settembre 2004.
Il tavolo allungabile “Foureight” è realizzato con base in acciaio e piano in MDF laccati in vari colori o con piano in legno, con gambe con o senza ruote.
I percorsi che portano un designer a concepire un nuovo prodotto possono quindi essere molteplici: l’idea può nascere da una esigenza funzionale che porta poi ad un processo creativo, da un processo di naturale ispirazione che può trarre spunto da varie cose come può essere un materiale, una forma in natura, un colore, un suono….oppure da un rapporto di collaborazione con un’azienda per cui questa sceglie un designer con il quale ha una certa affinità e con il quale poi sviluppa assieme in modo sinergico delle idee progettuali mettendo a punto la parte tecnico-produttiva.
L’unione delle tre “vie” in un unico percorso creativo-funzionale-produttivo è la sintesi di quello che potrebbe essere a nostro parere l’iter ideale per concepire un nuovo oggetto di design dall’idea al prodotto finito in un percorso creativo e tecnico finalizzato alla produzione.
Arch.Stefania Borgobello & Arch.Stefano Contin
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